Il 21 gennaio sono trascorsi 100 anni dalla fondazione del Partito Comunista Italiano (PCI). Nato nel calore delle lotte operaie, il partito affrontò il fascismo e svolse un ruolo fondamentale nel ritorno della democrazia in Italia. Nel dopoguerra si acconsentì come il più importante partito comunista occidentale, ma nel contesto della Guerra Fredda si è gradualmente allontanato dal socialismo fino a dissolversi nel 1991.
I 100 anni trascorsi da quel congresso storico a Livorno sono pieni di pietre miliari e di lezioni. La resistenza al fascismo e il salvataggio della democrazia sono debiti che il Paese ha con il PCI. Allo stesso tempo, il corso dell’organizzazione è stato segnato da errori e letture sbagliate. Per esempio, con l’intento di prendere le distanze dal blocco socialista e non di lottare per cambiamenti radicali, si offusca l’ideale del partito, e con questo la forza mitica che aveva costruito.
Testo: Ricardo Vaz. Grafica: Kael Abello. Traduzione: Rigger Triviño. Correzione: Sahili Franco Cipriani.